Regolamento di sala studio
ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DI NAPOLI
REGOLAMENTO DI SALA STUDIO
L’ufficio di funzionamento dell’Archivio è composto dal Direttore e dai collaboratori, dai Tirocinanti e dai Volontari
Dati personali
- Ai sensi delle indicazioni del GDPR. UE 639/2016, i dati delle persone fisiche vanno protetti nel rispetto della libertà di ogni individuo e se utilizzati vi è l’obbligo di dare adeguate informazioni all’interessato.
Pertanto saranno attuate le seguenti indicazioni per chi consulta e fa ricerca nell’ASDN:
- I dati da acquisire attraverso la scheda di iscrizione saranno quelli essenziali ed indispensabili
- Le schede per le richieste di consultazioni, con l’indicazione di natura e di finalità, saranno ad uso esclusivo del richiedente
- Lo studioso può consultare esclusivamente la documentazione a proprio nome o dell’Ente di appartenenza, in qualità di delegato.
Attività di ricerca
- In Sala di Studio è consentito, di norma, introdurre solo penne, matite e fogli sciolti o schede di lavoro; tutti gli altri oggetti in possesso degli utenti devono essere depositati all’ingresso in apposite cassettiere munite di serratura, e consegnare all’addetto della sala un documento di riconoscimento, che verrà restituito al momento del ritiro degli oggetti dalle suddette cassette.
- Per il primo accesso alla Sala di Studio lo studioso è tenuto ad esibire un documento di identità e a fornire al personale di sala tutti i dati necessari per la compilazione della domanda di ammissione. Lo studioso deve specificare l’oggetto della ricerca e le sue finalità.
- Gli studiosi sono tenuti a registrare la propria presenza giornaliera in Archivio apponendo la propria firma in forma leggibile sul registro delle presenze.
- Terminata la procedura di ammissione, lo studioso può iniziare a organizzare la sua ricerca avvalendosi, se necessario, della consulenza del personale della Sala di Studio o del funzionario presente, nonché degli strumenti a disposizione.
- Le richieste dei documenti da consultare devono essere compilate sulle apposite schede, indicando con precisione:
– nome e cognome del richiedente
– segnatura archivistica.
Ogni scheda è valida per una sola unità archivistica (o per unità archivistiche contigue, fino ad un massimo di 4)
Le richieste di consultazione possono essere effettuate dallo studioso in Archivio, o tramite posta elettronica
archiviostorico@chiesadinapoli.it,
oppure telefonicamente, preferibilmente di mattina o di pomeriggio per il giorno successivo, indicando con precisione la segnatura esatta dei documenti.
- Le richieste avverranno alle ore 9.00, alle ore 11.00, alle ore 12.30 per il pomeriggio
- Si possono consultare le pandette (indici) presenti nella sala-studio previa richiesta fatta agli addetti alla sala.
- A consultazione ultimata, l’unità archivistica viene riconsegnata al personale scrivendo in maniera chiara sulla richiesta la parola “esaurito”.
- I documenti possono essere mantenuti in deposito per 15 giorni per consultazioni successive e da parte dello studioso che ne abbia fatto richiesta. Il numero di pezzi che ciascuno studioso può trattenere in deposito non deve superare le 3 unità. Qualora lo studioso non si presenti in Sala di Studio per i 15 giorni successivi e non dia indicazioni particolari, il materiale verrà ricollocato nei depositi.
- Lo studioso è tenuto a rispettare l’ordine e l’integrità dei documenti a lui affidati per la consultazione. I documenti devono essere trattati col massimo riguardo, evitando qualsiasi azione che ne possa pregiudicare l’integrità.
In particolare è vietato usare stilografiche o altre penne a inchiostro liquido; appoggiare la penna o il foglio su cui si scrive direttamente sui documenti; ricalcare le piante e fare lucidi delle stesse. Non è consentito apporre segni o numerazioni sulle carte, neppure a matita. Consultando pacchi o buste di documenti sciolti, non si deve alterare l’ordine dato ai fogli e ai fascicoli. L’eventuale pregresso disordine deve essere segnalato al personale di sala. È vietato trasportare i documenti in consultazione da un luogo all’altro della Sala di Studio.
- Tutti i documenti conservati nell’ Archivio storico diocesano di Napoli che non superano i 70 anni, non sono consultabili (fino all’Episcopato del Card. Alessio Ascalesi).
Riproduzioni
- Per richiedere fotocopie o riproduzioni digitali bisogna rivolgersi al personale addetto alla Sala di Le fotocopie sono consentite per i documenti sciolti posteriori al 1900, tenuto conto dello stato di conservazione. Il materiale documentario di data anteriore al 1850 può essere solo fotografato, o scannerizzato.
I documenti da fotoriprodurre non devono essere estratti dal contenitore.
- Le domande di fotoriproduzione o di scannerizzazione devono essere compilate su appositi moduli con scrittura chiara e leggibile, indicando esattamente le unità archivistiche richieste e, dove esista, la numerazione moderna delle carte, nonché il numero totale delle carte da fotoriprodurre o da scannerizzare e gli scopi per i quali viene richiesta la riproduzione (uso studio, pubblicazione o amministrativo). L’incaricato preposto al servizio, visto lo stato di conservazione dei documenti stessi, autorizza la riproduzione.
- Per poter pubblicare – in libri, giornali, riviste, CD-ROM, siti Internet, manifesti, inviti ecc. – la riproduzione di un documento d’Archivio o di parte di esso, è necessario richiedere l’autorizzazione alla Direzione dell’Archivio. È richiesta la consegna di una copia della pubblicazione che utilizza i predetti documenti.
L’archivio è aperto è aperto al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,00 alle 13,30, e dalle ore 15,00 alle 16,30. Il Direttore può stabilire altri periodi di chiusura per esigenze di servizio.